Oramai è chiaro a tutta la società che le nostre esigenze in materia di energia non possono concedersi ulteriori ritardi nell’affrontare seriamente una piccola rivoluzione verde. Sono oramai consolidate quindi realtà industriali che si sono fatte carico di proporre concetti e prodotti di “green economy”, quindi energie rinnovabili. Tra questa il fotovoltaico a film sottile è una delle nuove felici realtà verso una società migliore.

Nei progetti della “green economy” si sta consolidando il fotovoltaico a film sottile: cos’è nello specifico?

La prefazione è chiara, d’altronde non possiamo continuare a fingere che la tematica di uno sviluppo sostenibile sia ulteriormente rimandabile e la richiesta di energia globale si è progressivamente allargata dai paesi industrializzati alle nuove realtà in via di sviluppo. Ciò ha imposto riflessioni serie a tutta la società e al sistema di produzione energetica mondiale.

Il nucleare, a ragione, spaventa, l’eolico non sempre è attuabile per diversi motivi legati alla geologia territoriale, altre energie sono ancora in fase di sperimentazione rivolta ad un consolidamento dei risultati e a pratiche di produzione industriale che le rendano usufruibili dalle grandi masse e non da pochi eletti facoltosi. Quali energie allora ci consentiranno di affrontare un futuro con minori incognite etiche e capaci di mantenere lo sviluppo sociale ai livelli attuali senza decadere verso il basso?

All’interno di questa grande riflessione sulla quale il mondo scientifico, politico internazionale e produttivo, tra le certezze consolidate c’è l’energia fotovoltaica che ha implementato nuove concezioni energetiche e nuovi materiali al fine di ridurre impatti estetici e costi di produzione, conseguentemente di vendita.

Tendenzialmente il fotovoltaico oggi è un sentiero che ci pone di fronte ad un bivio con soluzioni entrambe funzionali; di questo bivio oggi scegliamo di illustrarvi il fotovoltaico a film sottile.
Questa fonte d’energia si compone di materiali alternativi al classico pannello composto di cristalli di silicio, materiali semiconduttori che, come l’analogo silicio dei pannelli tradizionali, catturano l’energia luminosa del sole trasformandola in energia domestica attraverso un apparato molto più semplice ed economico rispetto al passato.

Il fotovoltaico a film sottile sta iniziando a diffondersi ovunque nel mondo

Abbiamo appurato che l’energia fotovoltaica è la chiave di svolta, non solo di Volta, parafrasando un termine scientifico chiave, verso un futuro nel quale il ‘green’, inteso come verde, i colori dell’ambiente, sia al centro della nostra ecosofia sociale, cioè di un benessere in armonia con la natura senza precluderci le possibilità tecnologiche di una vita moderna.

In questa direzione si sono incrementati gli studi dei pannelli fotovoltaici i quali, oggi, hanno consolidato la loro fetta di mercato, un’evoluzione oramai stabile, una tecnologia attorno alla quale sono poche le innovazioni rispetto ai nuovi sviluppi del fotovoltaico a film sottile.
Dal silicio della prima ai materiali del ‘thin film’ il passo è stato lungo e il cambio di materiali ha generato nuove opportunità.

Parliamo oggi di GaAs (arseniuro di gallio), CIGS o CIS (seleniuro di rame, indio e gallio la prima, mentre, per ciò che riguarda il CIS parliamo di diseleniuro di rame e indio), materiali rivoluzionari che stanno progressivamente cambiando la produzione di energia fotovoltaica.

Quali sono i vantaggi del fotovoltaico a film sottile?

Innanzitutto i materiali impiegati, a parità di energia prodotta, richiedono superfici di esposizione al sole inferiore, fattore di non poco conto, inoltre gli stessi materiali che vi abbiamo citato richiedono, rispetto al classico silicio del passato, una luminosità inferiore pur mantenendo la produzione richiesta a regime, quindi producono energia anche in condizioni di bassa insolazione, ideali anche per latitudini nordiche.

Il fotovoltaico a film sottile rappresenta oggi solamente il 3% del commercio in questo settore energetico, ma, le sue performance di utilizzo, e i benefici derivati, stanno incrementando anno dopo anno i favori nei confronti di questa tipologia energetica.