L’origine della bigiotteria si trova nel teatro, ambiente in cui è necessario riprodurre gioielli di altissimo valore con costi estremamente ridotti. Da qui nasce l’attività di bigiotteria che poi si è trasferita in attività commerciali rivolte al grande pubblico, soprattutto grazie al basso prezzo di gioielli e accessori di abbigliamento che spesso sfidano per estetica e qualità articolo di gioielleria molto più costosi.

Oggi la crisi non lascia spazio ad errori ed è quindi opportuno considerare in partenza alcuni fattori fondamentali.

Primo la produzione, che dovrà essere diversificata al massimo ed al contempo proporre oggetti di qualità. Attenzione quindi al luogo di produzione, dato che molto spesso gli articoli di bigiotteria prodotti in paesi con diversa normativa potrebbero risultare non conformi o non vendibili in Italia.

Secondo fattore da considerare è il margine. Dovendo essere molto ridotto per attuare un politica commerciale sufficientemente aggressiva, occorrerà puntare sui grandi numeri per assicurarsi una rendita sufficiente.

Terzo fattore, direttamente conseguente al secondo, sono i costi. Aprire un negozio di bigiotteria impone comunque costi fissi e una spesa iniziale tra arredamento e incombenze, che poi dovranno essere assolutamente controbilanciati da una vendita sufficiente.

In altre parole, dato che gli articoli sono tutti a basso costo (tranne alcune eccezioni nel caso di bigiotteria di alta qualità), i numeri da ottenere a livello di vendita sono tali da non consentire distrazioni.

Meglio quindi diversificare l’offerta, affiancando alla bigiotteria di basso rango anche articoli prezzo medio e alto, in modo da garantirsi, anche tramite strumenti di marketing appositamente sviluppati, la possibilità di marginalità elevate su alcuni articoli che possano dare quel tampone di entrate in più.

Volendo, si può anche pensare ad negozio di bigiotteria d’autore, dove gli articoli a basso costo sono la minoranza mentre sono invece molti gli articoli di alta o altissima qualità che quindi possono essere venduti a prezzi superiori determinando marginalità più elevate. In questo caso però attenzione perché anche i costi di approvvigionamento si alzeranno proporzionalmente.